Atti National Academy of Sciences, luglio 2005
* Di Shao H. Yang, Julia I. Toth, Yan Hu, Salemiz Sandoval, Stephen G. Young e Loren G. Fong, David Geffen School of Medicine, UCLA; Margarita Meta, University of California, San Francisco; Pravin Bendale e Michael H. Gelb, University of Washington, Seattle; Martin O. Bergo, Sahlgrenska University Hospital, Svezia
Dopo aver creato un modello murino di sindrome di progeria di Hutchinson-Gilford (HGPS) mirato ai geni, gli autori si sono prefissati di dimostrare che l'inibizione di un processo chiamato farnesilazione proteica con inibitori della farnesiltransferasi (FTI) può bloccare il danno all'involucro nucleare causato dalla proteina mutante progerina. Gli studi suggeriscono che le cellule possono essere riparate utilizzando questo approccio.
La prelamina mutante A nell'HGPS, comunemente chiamata progerina, è causata da una mutazione in LMNA che determina la delezione di 50 aminoacidi all'interno della prelamina A e impedisce la normale elaborazione della lamina A matura. La presenza di progerina nelle cellule influisce negativamente sull'integrità della lamina nucleare, con conseguenti nuclei deformi e bolle nucleari.
Fong e il suo gruppo hanno esaminato gli effetti di un FTI su questo processo e hanno scoperto che ha portato a un notevole miglioramento della forma nucleare (riduzione dei nuclei deformati e danneggiati).
"Questi studi suggeriscono una possibile strategia di trattamento per la Progeria", afferma il coautore Dr. Steven Young, "aumentando la speranza che gli FTI possano alla fine rivelarsi utili per il trattamento della Progeria".